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Cementeria di Trani, il comitato di via Andria pronto a fare firmare per il «no»

Il progetto di insediamento nel territorio di Trani della cementeria del gruppo Matarrese continua ad essere al centro di un vasto dibattito, soprattutto da parte degli abitanti del quartiere di Via Andria, preoccupati per le evidenti ripercussioni che tale realizzazione potrebbe arrecare.

Infatti questo insediamento, considerato incompatibile e deleterio per il territorio tranese, andrebbe a collocarsi sulla provinciale Trani – Andria, nei pressi della discarica comunale e comporterebbe l’emissione inquinante di polveri sottili che, causa l’azione dei venti, andrebbero a riversarsi sull’intero habitat circostante, danneggiando, oltre le coltivazioni, la salute dei cittadini.


A tal proposito, il Comitato di quartiere di “Via Andria” si è riunito lo scorso giovedì 17 febbraio per discutere della problematica.

Alla presenza di un folto numero di partecipanti, si è aperto un vivace e istruttivo dibattito le cui considerazioni hanno portato ad esprimere unanimemente un giudizio negativo nei confronti del progetto in questione, anche da parte di coloro che inizialmente erano favorevoli per una prospettiva di posti di lavoro.

Tra gli intervenuti, il geologo dott. Francesco Bartucci, esperto in materia, il quale, oltre a ribadire l’elevato rischio su più fronti del progetto Matarrese, ha posto in rilievo il paradosso che riveste tale idea in un contesto di notevole calo degli investimenti nel settore della produzione del cemento, attesta l’evidente rallentamento riscontrato nell’edilizia residenziale e non, ivi compreso il settore delle opere pubbliche.

Da qui il dubbio dei partecipanti, timorosi che tale progetto abbia in realtà una duplice finalità, celando appunto la volontà di trasformare la cementeria stessa in un vero e proprio “inceneritore”.

E se si pensa che i cementifici per legge hanno la possibilità di bruciare anche rifiuti speciali, si intuisce come l’impatto sanitario ne uscirebbe compromesso, attesa anche l’ emissione di “diossina”, causa principale delle insorgenze di tumori; inoltre gravi ricadute ci sarebbero nel settore agricolo, i cui prodotti perderebbero quei requisiti necessari richiesti dal marchio “DOC” e “DOC” che attualmente certifica la qualità dei prodotti stessi.

Nasce così la necessità di battersi contro questa iniziativa, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, così come ha sottolineato il prof. Emilio Casiero, dirigente scolastico del 3° Circolo, anch’egli intervenuto nel dibattito.

In definita, i partecipanti, nel condividere le conclusioni dei lavori del Consiglio Comunale di Andria, hanno espresso la volontà di richiedere all’amm.ne di cdx di Trani, guidata dal Sindaco Tarantini, di REVOCARE la delibera di consiglio comunale in favore del cambio di destinazione dei suoli di proprietà del gruppo Matarrese, da agricoli in industriali, proprio per favorire l’insediamento del “Cementificio”.

All’uopo, il Presidente del Comitato, Mauro De Cillis, ha reso noto che l’Associazione procederà ad una raccolta firme contro tale insediamento.

Giuseppe Sinisi (portavoce comitato di quartiere via Andria)

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